Film: “Universitari–molto più che amici” di F. Moccia

Le università principalmente non sono solo luoghi dove si passa la conoscenza da una generazione a quella successiva. Si potrebbe dire forse giustamente che si tratta di luoghi al di fuori della realtà, al netto del rigore docentesco da rispettare. Questo film fa sapere che quando sei uno studente non è che tutto può succedere – anche se alle volte può essere – ma qualche volta con l’aiuto di chi ti è vicino, pur se diametralmente diverso da te, puoi portare a termine quello che vuoi fare. Basta mettersi in gioco al di fuori delle posizioni arroccate e dare il beneficio del dubbio alla propria realtà, anche se è la più asfissiante e più opprimente del mondo.

La scheda del film by Mymovies

Film: “Sballati d’amore” del 2005

Come qualcuno potrebbe osservare si tratta dell’ennesima commedia americana fiabesca, smielata e molto zuccherosa. Ma entrando minimamente nel particolare della storia insieme si può trarre il fatto di vedere come alle volte le convinzioni personali debbano essere scavalcate da ciò che la vita offre. Perché alle volte ciò che la vita offre può essere meglio di un progetto o di un programma prestabilito.

La scheda Mymovies

Film: “Meo Patacca” con Gigi Proietti

Ci sono film che definirli i classici è troppo ma veramente troppo riduttivo. Si tratta di qualcosa che è al di fuori della classicità. Questo è un film troppo bello per poterlo vedere soltanto una volta. Non ci si stancherebbe mai di guardarlo. E soprattutto non si può non prendere questo tipo di cinema e non divorarlo tutto, andando anche a ripescare nelle cineteche quei film satelliti o paralleli che parlano del tempo in cui Roma non è una città ma un universo.

Cinema: “Passengers” di M. Tyldum

Si tratta ne più ne meno di un bel film. Ma non bello come possono essere dei capolavori. Semplicemente un film che si lascia guardare, che guardi per passare le tue due ore solite al cinema. Forse di meglio esiste poco, ma di peggio esiste tanto. E’ una bella rappresentazione di quello che il futuro riserva alle persone nella loro vita comune di società e di progresso. Naturalmente non ci si aspetterebbe mai di fare la fine dei due protagonisti…

Film: “Tutto a posto e niente in ordine” di L. Wertmüller

Non si può non apprezzare ed adorare un simile cinema. Un modo come questo di raccontare la realtà. Perché al primo posto tra le missioni del fare cinema non c’è solamente, anche se è così, l’incasso al botteghino, ma il narrare quel qui ed ora che il regista vede intorno a se. Questa signora della cinematografia non smentisce la sua etichetta di cinematografa, nel senso di direttrice di film. Questa storia di emigranti che si mischiano tra loro e cercano di sopravvivere alla città tentacolare è un vero capolavoro. Di solito quando si dice che una cosa è ancora attuale lo si fa con un briciolo di sproposito. In questo caso la sottolineatura è davvero doverosa…

Giudizio: positivo

Correzioni/Miglioramenti: lo stesso film ambientato negli anni di oggi no?

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