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Archivio mensile:gennaio 2015

Un uomo che dopo Mediaset stava per scivolare verso l’inedia e verso la mancanza della professione si è riscattato portando il telegiornale del terzo polo televisivo generalista a livelli da due cifre di audience. Non contento si sfanga ore e ore di diretta pur avanzando l’età e ottiene un prodotto di una elevata qualità con costi assai contenuti. Complimenti.

Giudizio: positivo

Miglioramenti/Correzioni: giocare sulla grafica e sugli effetti visivi sembra essere una frontiera interessante. A giudizio del protagonista…

Un programma televisivo che strizza l’occhio, magari con una ricerca diversa di talento, in questo caso valore, alla Corrida di Corrado con la differenza che si può o meno regalare tempo a chi si esibisce. Per intrattenere intrattiene. Ma non si passerà il messaggio che anche la più semplice delle esibizioni può far arrivare alla televisione senza quello studio e quella gavetta tipici di qualsiasi mestiere?

Giudizio: Neutro-positivo

Miglioramenti/Correzioni: quelle poltrone non sono l’ideale. Troppo poca cura in questo tipo di particolari…

La scheda wikipedia

Il programma

Pur con il ripiego di un film commerciale da ridere a riempitivo dello spazio lasciato dalla puntata, il reality ex Rai2 sfonda il venti percento di ascolti e fa il pieno di presenza sui social, come definiscono i dati in questa notizia. Sarà in grado la rete ammiraglia di Mediaset di non deludere le aspettative che si sono ulteriormente rincarate con questo appuntamento di rimando? E inoltre: le immense risorse del network verranno o meno sfruttate per sfruttare, si scusi il gioco di parole, la capacità di attrazione del pubblico? Si può ipotizzare qualche appuntamento per rispondere a questi quesiti. Per il momento non resta che aspettare…

Giudizio: sospeso

Miglioramenti/correzioni: si spera che sia evitato l’eccesso di colpi di scena come nelle edizioni ultime del “Grande Fratello” sulla stessa rete…

I due intervistatori quasi spariscono, quasi. L’ospite riempie, nello stile di Maurizio Costanzo, il programma nel salottino del bar dove stanno seduti i tre. Ma a differenza di altre volte in cui l’intervistatore deve cavare di bocca le risposte, qui l’ospite parla. Magari con tutti gli stati d’animo. Però parla. Dicendo di tutto e di più. E con una consecutio tanto logica quanto temporale, visto che il bar sta chiudendo. Costanzo dimostra così che tolta dal suo potere le sera tardi si ritrova tranquillamente allo stesso orario e riesce a reinventare tranquillamente, senza fare fatica, visto che un tavolino di un bar lo trovi dovunque.

Giudizio: neutro-positivo

Miglioramenti/correzioni: solo una cosa: un filo di dieta a Costanzo no? Per il resto nulla…

Il film in due puntate tratto dal romanzo di Franco di Mare – acquistabile su questo sito – intitolato “Non chiedere perché”, dati alla mano, ha fatto man bassa più nella serata della prima puntata che nella seconda (si consiglia la lettura dei link sottostanti per conferma). Come descriverla? Niente di più niente di meno che una produzione Raiuno per i propri ascoltatori. Con tutte le carte in regola per fare un discreto giro del mondo e apparire su tanti schermi. Ma pur sempre un prodotto tranquillo con le sue debite punte di stucchevolezza e di passione. Forse è proprio per questo che può avere molto seguito…

Giudizio: positivo

Miglioramenti/Correzioni: questo è più un messaggio alla rete televisiva che al lavoro in se: deliziate il pubblico con cose come queste e gli ascolti fioccheranno…

Gli ascolti della serata

La notizia ansa

Va bene fare qualcosa di speciale, sempre nel rispetto del classico intramontabile che è un programma capace di fare ascolti con una serie di storie metà strappalacrime e metà strappa-risate. Ma strafare, sempre che il pubblico non sgradisca, non è un po’ troppo? Attenzione a non falsificare troppo una storia. Perché inghirlandarla più delle dimensioni del centrino qualche volta fa dimenticare il centrino e quindi la storia alla base dell’inghirlandare serve a poco.

Giudizio: neutro-negativo

Miglioramenti/correzioni: sempre che non ci sia una serie di dati auditel a sconfessione, un ritorno al classico non sarebbe interessante?

Un talent per certi versi che assomiglia ad altri esistenti. Ma forse è un problema della realtà televisiva generale, non di questo programma singolo. La tenuta allo sguardo è esistente, e con pochissimi escamotage. Il solo esibirsi dei concorrenti e un poco di colore dei giudici Carrà compresa. Ci vuole così poco per fare prima serata su Raiuno o forse si è giocato d’azzardo con la fama della Raffa nazionale? Si spera che la rete televisiva abbia agito in buonafede. Altrimenti le ripercussioni dei fan della showgirl potrebbero farsi sentire…

Giudizio: positivo

Miglioramenti/correzioni: Raffaella Carrà non ha bisogno di consigli. Sa il fatto suo…

Gli ascolti

Fare salotto con una videocamera e sentendo il solo parere del direttore del giornale che ti ospita è fare televisione? Sembrerebbe di si, visto che Gad Lerner, cavalcando la notizia del giorno della strage a Parigi, lo ha fatto. Una oretta di televisione alla maniera incrociata di RepubblicaTv e della tradizione del collegamento degli ospiti data la piccolezza dello studio tipica del salotto televisivo canonico.

Giudizio: neutro.

Miglioramenti/correzioni: Farlo un poco più spesso non fa male, ma neppure bene. ‘Fischia il vento’ è un piccolo capolavoro…

Daria Bignardi, cominciando da diverso tempo, ha fatto la scelta giusta nel trasformare un salotto irriverente e anticonvenzionale in un luogo dove poter incontrare, chi più intimamente chi meno, personaggi noti e personaggi da conoscere della cultura e dello spettacolo. Gabriele Muccino, tra gli intervistati della prima puntata, è stato ripreso in un video del Corriere della SeraTV. Quindi questa scelta sembrerebbe aver portato buoni frutti. La domanda è: riuscirà la Bignardi a mettere la giusta dose di pepe al programma, più della collaborazione con RadioShock per rinnovare una formula che sembra funzionare unicamente su La7?

Giudizio: neutro-positivo

Miglioramenti/correzioni: o l’orario della fine del programma diventa più accessibile o si diversifica il contenuto del finale e lo si rende più appetibile ad una banda di morti di sonno come sono quelli che guardano il programma da un orario in poi…